URGENTE : Diciamo NO agli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale
Pubblicato il 11/07/2025
il 19 luglio 2025 scade, anche per l’Italia, il termine ultimo per rigettare gli Emendamenti ai Regolamenti Sanitari Internazionali (RSI) approvati ‘per consenso’ in modo frettoloso e poco trasparente nel corso della 77a Assemblea Mondiale OMS, il 1 giugno 2024 (ultimo giorno utile). L’approvazione è avvenuta, fra l’altro, in violazione delle normative esistenti secondo cui il testo di ogni proposta di emendamento deve essere comunicato a tutti gli Stati Parte dal Direttore Generale OMS almeno quattro mesi prima dell'Assemblea in cui sarà in discussione.
Altri paesi hanno già rigettato gli Emendamenti, e ciò non significa certo uscire dall’OMS, ma rappresenta un segnale forte di insoddisfazione (anche nei confronti di scivolamenti censori nell’UE), cui far auspicabilmente seguire l’apertura di un ampio dibattito sulle riforme richieste.
Purtroppo, se gli Emendamenti non saranno rigettati da parte Ministro della Salute, di intesa con il Presidente del Consiglio, vi sarà un’ulteriore perdita di sovranità per il nostro paese, con rafforzamento del ruolo del Direttore Generale OMS, che godrà di fatto di poteri straordinari nella proclamazione e gestione delle emergenze sanitarie, senza adeguati contrappesi democratici.
Il Comunicato n°18 della CMSi (allegato) illustra molteplici motivazioni per rigettare gli Emendamenti. Prima fra tutte, si sottolinea l’estrema pericolosità dell’impegno alla censura che l’Italia assumerebbe.
Sarà infatti l’OMS (o altre entità sovranazionali) a stabilire che cosa sia misinformazione (contenuto falso o fuorviante senza intenti dannosi) e disinformazione (- diffuso con intenzione di ingannare) v. pagg. 44-45 del documento, in riferimento all'Allegato 1.
Se gli Emendamenti non saranno rigettati, entreranno in vigore disposizioni che impegnano formalmente gli Stati membri a una possibile ulteriore soppressione del dibattito scientifico critico e a marginalizzare il dissenso, anche con quella parte della comunità medica che fa espresso riferimento al metodo scientifico.
Ci auguriamo che su un tema di tale rilevanza, difesa della libertà di pensiero e di dibattito e confronto specie in ambito scientifico, vi sia la maggior convergenza possibile, trattandosi di valori professati in modo trasversale dalle rappresentanze politiche.
Commissione Medico Scientifica indipendente
Altri paesi hanno già rigettato gli Emendamenti, e ciò non significa certo uscire dall’OMS, ma rappresenta un segnale forte di insoddisfazione (anche nei confronti di scivolamenti censori nell’UE), cui far auspicabilmente seguire l’apertura di un ampio dibattito sulle riforme richieste.
Purtroppo, se gli Emendamenti non saranno rigettati da parte Ministro della Salute, di intesa con il Presidente del Consiglio, vi sarà un’ulteriore perdita di sovranità per il nostro paese, con rafforzamento del ruolo del Direttore Generale OMS, che godrà di fatto di poteri straordinari nella proclamazione e gestione delle emergenze sanitarie, senza adeguati contrappesi democratici.
Il Comunicato n°18 della CMSi (allegato) illustra molteplici motivazioni per rigettare gli Emendamenti. Prima fra tutte, si sottolinea l’estrema pericolosità dell’impegno alla censura che l’Italia assumerebbe.
Sarà infatti l’OMS (o altre entità sovranazionali) a stabilire che cosa sia misinformazione (contenuto falso o fuorviante senza intenti dannosi) e disinformazione (- diffuso con intenzione di ingannare) v. pagg. 44-45 del documento, in riferimento all'Allegato 1.
Se gli Emendamenti non saranno rigettati, entreranno in vigore disposizioni che impegnano formalmente gli Stati membri a una possibile ulteriore soppressione del dibattito scientifico critico e a marginalizzare il dissenso, anche con quella parte della comunità medica che fa espresso riferimento al metodo scientifico.
Ci auguriamo che su un tema di tale rilevanza, difesa della libertà di pensiero e di dibattito e confronto specie in ambito scientifico, vi sia la maggior convergenza possibile, trattandosi di valori professati in modo trasversale dalle rappresentanze politiche.
Commissione Medico Scientifica indipendente