L'Asl condannata dal Tribunale per le cure sostenute con il "metodo Di Bella"

FOGGIA - L'Asl di Foggia condannata a pagare le spese sostenute da due donne affette da tumore al seno, Assunta Leone e Myriam Infede, madre e figlia, rispettivamente di 65 e 37 anni, curatesi a Modena con il "metodo Di bella" presso al clinica gestita da Giuseppe Di Bella. La più giovane, dopo il fallimento delle chemioterapie, racconta di non essersi data per vinta e di essersi rivolta a Di bella. "Dopo un anno e mezzo i risultati sono stati visibili - racconta la donna che con la mamma è stata assistita dall'avvocato Gianluca Ottaviano - e alla fine dell’anno successivo le metastasi erano pressoché scomparse, lasciandomi solo una piccola cicatrice al fegato, così come hanno potuto constatare i medici dello Ieo di Milano che hanno dovuto prendere atto, nonostante le loro certezze, della nuova situazione". La sentenza del Tribunale di Foggia assegna un nuovo punto al "metodo" di cui si è parlato per anni..Nel dispositivo, viene ripercorsa la "battaglia" scientifica che ha portato alla bocciatura della sperimentazione del metodo Di Bella nel 1998, ma viene precisato che "l'efficacia terapeutica di un farmaco e la sua insostituibilità può essere sempre provata nel caso concreto".


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