Il Ministero della salute ha avviato un riesame del Metodo Di Bella (MDB), per le nuove evidenze emerse in letteratura, come pubblicamente dichiarato dal professor Saraceni, che ha portato il saluto del ministro Francesco Storace al II Congresso nazionale della Società Italiana di Bioterapia Oncologica Razionale - Metodo Di Bella (SIBOR-MDB). Nella conferenza stampa che ha preceduto il congresso e nel corso di esso, l'informazione è stata aggiornata sui recenti sviluppi scientifico istituzionali del MDB, quali lo stato della procedura avviata dal ministero della Salute per riesaminare il MDB, e la pubblicazione su note riviste scientifiche internazionali come Cancer Biotherapy (reperibili sul sito ufficiale www.metododibella.org e sulla massima banca dati scientifica, il National Library of Medicine http://www.nlm.nih.gov) di dati ufficiali che certificano che con la cura Di Bella si hanno nei linfonimi maligni NH e nei tumori polmonari al 3° e 4° stadio risposte altamente positive ampiamente superiori In termini di sopravvivenza e miglioramento della qualità di vita ai migliori dati ufficiali reperibili in letteratura per la chemioterapia, in assenza della sua tristemente nota tossicità.
L'Aiom (Associazione Italiana di oncologla medica) insiste sui dati ottenuti con la sperimentazione, ma ha declinato l’invito del sottoscritto, trasmesso da agenzie come Ansa e Adnkronos, a smentire in un pubblico dibattito le precise e circostanziate accuse di invalidazione della sperimentazione da me mosse in conferenza stampa, con la consegna ai giornalisti di una cartella contenente la fotocopla del verbale originale dei NAS, che hanno accertato la somministrazione di farmaci scaduti a 1048 ammalati in sperimentazione e la somministrazione di acetone, notoriamente tossico e cancerogeno contenuto nei retinoidi somministrati a tutti i pazienti in sperimentazione. Erano documentate nel fascicolo altre 10 gravi cause d’invalidazione reperibili nelle 200 pagine dedicate alla sperimentazione della sezione News Legali e legislative del sito ufficiale www.metododibella.org.
Così sono stati sinteticamente definiti dal professor Luigi Di Bella nel corso di un congresso i concetti generali informatori del Suo metodo: «Essere essenziale più che l'inattuabile ed immaginaria uccisione di tutti gli elementi neoplastici, la realizzazione di tutte le condizioni, note, possibili e non dannose entro determinati limiti, atte a ostacolarne lo sviluppo (...) soprattutto attraverso l'intergioco fra i numerosi fattori di crescita. L'essenziale sta nell'attivare tutti gli inibitori dei noti fattori di crescita alle dosi e con tempestività e tempi opportuni. Il protocollo MDB è nato in questa atmosfera, quella della vita e non dell'intossicazione e morte delle cellule, metodo che asseconda o esalta le reazioni vitali, senza ricercare con precisione statistica le dosi più opportune per uccidere. Il tumore è deviazione dalla vita normale, per cui occorre portare le reazioni deviate alla norma, attraverso l’esaltazione di tutti quei mezzi che la Fisiologia considera essenziali per la vita normale».
Il professor Di Bella diede l'avvio non ad un metodo, ma ad una nuova concezione oncologica intesa come ripristino fisiologico di funzioni vitali, dall’omeostasi metabolica, neuroendocrina, immunologica, ai fisiologici meccanismi antiblastici di controllo della differenziazione, apoptosi, proliferazione cellulare e della dinamica genica in equilibrio instabile tra oncogeni e soppressori. Per il professor Di Bella curare razionalmente il cancro significò conoscere e comprendere lammalato nella sua unità psicofisica e fisiopatologica, considerando la localizzazione neoplastica come la massima concentrazione cellulare di una malattia sempre potenziaimente sistemica. Confermando l’intuizione di mio padre, l’asse terapeutico si sta ormai lentamente ma decisamente spostando dalla chemioterapia alla "terapia biologica dei tumori", termine che il professor Di Bella coniò e usò per primo nel 1988 ad Hong Kong, al "Symposium on Melatonin and the Pineal Gland". Nel corso della Sua comunicazione (Melatonin in cancer therapy), definì il suo Metodo "Terapia biologica dei tumori". Sarà il primo ad usare questa definizione, poi ampiamente diffusa, di una nuova strategia e concezione terapeutica.
L’oncologla, a fronte delle migliaia dl pubblicazioni oggi reperibili a conferma della attività antiblastica di ogni componente del MDB, e del reciproco potenziamento sinergico, non può eticamente e scientificamente giustificare l’ostinazione a fare della chemioterapia il fulcro, l’asse portante della terapia del cancro, e a rifiutare un esame attento, profondo e non prevenuto delle basi scientifiche del MDB. Dalla comparsa del MDB esistono pertanto due tipi di oncologia: una tradizionale citotossica-citoriduttiva, che con Lissoni possiamo definire cancerocentrica, che rivolge e concentra l’attenzione diagnostica e terapeutica sul tumore, per la quale il paziente è semplicemente il portatore occasionale del suo tumore. Il trattamento non può conseguentemente che essere la distruzione di quell’aggregato cellulare definito tumore, non delle cause che ne hanno consentito e prodotto l’insorgenza, la proliferazione e la potenziale ripresa e metastatizzazione.
Invece, la nuova oncologia biologica, fisiologica, del professor Di Bella può essere definita antropocentrica nel senso scientifico, filosofico, medico, etico e cristiano del termine. Considera e cura il portatore del tumore, non il tumore come entità estrapolata da un’inscindibile unità biologica e psicofisica secondo un pensiero scientificamente ed eticamente aberrante, frutto di una condizione culturale obsoleta a volte inconscia, che rallenta e ostacola l’accettazione di chiare evidenze scientifiche e il loro impiego clinico terapeutico. La multiterapia di Bella si basa sull’utilizzo di un modulo fisso che agisce sul denominatori comuni di tutti i tumori, e un modulo variabile, specifico per ogni singola forma di tumore. Al primo gruppo appartengono farmaci come somatostatina e bromocriptina e/o cabergolina, che "tagliando i rifornimenti al tumore", gli impediscono di utilizzre quei fattori di crescita come la prolattina e l’ormone della crescita GH, senza i quali non è possibile alcuna crescita normale o tumorale.
L’antidoto naturale del GH è la somatostatina che non solo blocca il GH ma numerosi e potenti fattori di crescita come il VEGF, fattore di crescita vascolare, con cui il tumore costruisce le sue vie di approvvigionamento, la rete di vasi sanguigni che gli portano i fattori nutritivi e allontanano i prodotti del catabolismo.

 

LA SOMATOSTATINA BLOCCA I TUMORI
L’elemento scientifico emergente dal congresso, oltre alle casistiche pubblicate da riviste scientifiche sull’efficacia del MDB, è venuto dalla dimostrazione che ogni tumore per srilupparsi deve costruirsi la sua "angiogenesi", cioè la sua rete di vasi sanguigni, per mezzo di fattori di crescita come VEGF, TGF, PDGF, FGF, ed è documentato da studi sperimentali e clinici che tutti questi fattori di crescita e pertanto la crescita stessa del tumore, sono bloccati dal più noto componente del Metodo Di Bella, la somatostatina, che impedisce al tumore di costruirsi la sua rete vasale (angiogenesi). Essendo questo un processo iniziale della crescita tumorale, è ormai evidente, documentato e dimostrato che se il MDB è applicato all’insorgere di un tumore, le possibilità di bloccarlo sono elevate.
Il dato è ampiamente confermato dalla letteratura mondiale. Collegandosi infatti alla massima banca dati medico scientifica, la National Library of Mediicine http://www.nlm.nih.gov e digitando uno per volta i componenti del MDB, ad esempio “Somatostatin or Octreotide in cancer therapy” chiunque può reperire oltre 23.000 pubblicazioni sull'effetto antitumorale della somatostatina, tra cui quella del Nobel Schally. Così per ogni componente del MDB (Retinoidi, Melatonina, Vitamina E, D3 ecc.,.) sono reperibli migliaia di pubblicazioni da cui emerge la conferma della letteratura mondiale sia del potenziale antiblastico di ogni singolo componente del MDB, che dell’esaltazione della risposta terapeutica per l’uso contemporaneo di queste molecole biologiche, di cui è ampiamente emerso e confermato il sinergismo oltre alla tollerabilità in assenza alla nota tossicità della chemioterapia. Fanno parte del modulo fisso anche vitamine come la E, la A e derivati (retinoidi), la D3, la C che hanno un documentato effetto antiradicali liberi, antiossidante, prodifferenziante, antiangiogenetico, antiproliferativo e antimetastatico; attività fondamentali in una logica strategica antitumorale. Infatti la perdita della differenziazione, cioè delle caratteristiche normali, fisiologiche, morfologiche e funzionali delle cellule, induce l’involuzione neoplastica di una cellula sana portandola a perdere l' "apoptosi" cioè i processi dl invecchiamento e morte cellulare naturali, per cui la cellula tumorale diviene immortale, incrementando la proliferazione e la capacità di disseminazione metastatica.
Altro componente del modulo fisso è la Melatonina che noti ricercatori come Reiter, Panzer, Vijonen, considerano come la molecola naturale, biologica, fisiologica anticancro, la cui presenza a livelli fisiologici si oppone all’insorgenza del cancro, contrastandone sviluppo, disseminazione e la capacità di portare a quel drammatico decadimento terminale definito “cachessia neoplastica”.
Per i numerosi componenti del modulo variabile e i loro criteri d’impiego si può consultare il sito ufficiale www.metododlbella.org che spiega anche i meccanismi d’azione di biologia molecolare e gli aspetti chimici, farmacologici, fisiologici e clinici di tutto il MDB più esaurientemente evidenziati nelle cinquecento pagine del trattato “Il Metodo Dl Bella” presentato al congresso e documentato da oltre duemila voci bibliografiche citate nel testo. Il volume è attualmente all’esame del ministro Storace e del Consiglio Superiore di Sanità.

 

SPERIMENTAZIONE DA RIVEDERE
Quando la sperimentazione del MDB è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica, il British Medical Journal, l’editorialista (fatto del tutto inusuale) ha criticato aspramente la progettazione dello studio, sostenendo che: «Gli autori (della sperimentazione, ndr) affermano anche che non avrebbero potuto condurre uno studio clinico randomizzato per ragioni etiche, ma queste ragioni non sono chiare. In realtà, c’è chi può sostenere che proprio il livello inferiore di progettazione dello studio è antietico». Ed a proposito della mancanza del gruppo di controllo, ecco cosa afferma in una lettera al B.M.J. un ricercatore: «Con cosa è stata comparata la terapia Di Bella? Con nulla! Sarebbe stato molto più utile fare un paragone fra la terapia Di Bella e la terapia convenzionale». Oltre queste, altre, gravi e numerose anomalie che hanno destituito di significato scientifico e indicazioni cliniche la sperimentazione, sono state documentate dal sottoscritto ai giornalisti in conferenza stampa e in passato illustrate al ministro Storace. Questa documentazione insieme alle nuove evidenze scientifiche sul MDB hanno portato il Ministero della Salute ad un rinnovato interesse per il MDB e a riaprire una revisione del Metodo Di Bella, che ovviamente non avrebbe senso se si desse credito agli esiti della sperimentazione. Ormai la conferma scientifica del MDB del suo razionale e del meccanismo d’azione è cosi ampia e profonda che non rimane ai detrattori del metodo che arroccarsi sull’ultimo e illusorio baluardo, la sperimentazione, e cercare di censurare le evidenze scientifiche del MDB. Dovrebbero anche spiegare come conciliare alcune pubbliche dichiarazioni, come l’affermazione che ormai si è in grado di guarire il cento per cento di tumori della mammella, col dato statistico ufficiale che la prima causa di morte per tumore delle donne in Italia è il carcinoma della mammella.
La presentazione al Congresso sul MDB di chiare e documentate evidenze scientifiche sull’elevata e atossica potenzialità antitumorale del MDB, smantella e smaschera definitivamente tutta l’accorta opera di disinformazione, mistificazione e falsificazione attuata contro il MDB, dall'inattendibile sperimentazione del 1998 ad oggi.
Non possiamo inoltre tacere la nostra indignata amarezza per l'indebita pressione esercitata su vari mezzi di informazione, riferitaci da più fonti, per scongiurare che la pubblica opinione venisse a conoscenza delle nuove conferme scientifiche sul MDB, nonché per insistenti e pesanti pressioni riferiteci da alcuni esponenti della ricerca perché non partecipassero al congresso. Ma forse l'atteggiamento eticamente e  scientificamente più grave viene da chi, forte del proprio potere, si ostina a negare pubblicamente quelle evidenze scientifiche che la letteratura ha documentato. E' legittimo a questo punto chiedersi se la verità scientifica sia il dogma imposto da certe sacre e immacolate vestali della medicina o sia ancora il dato sperimentale documentato e dimostrato secondo l'insegnamento dei veri, disinteressati e grandi della medicina da Ippocrate a Pasteur da Galeno a Fleming.