La pratica medica e la ricerca sono sempre più e strettamente asservite alla logica del profitto nell’inerte, disattenta, imbelle, passiva, ininfluente rassegnazione della gente, atteggiamento che favorisce una sempre maggiore ingerenza e condizionamento in  settori vitali della società come la salute. Il Prof Luigi Di Bella, dopo l’esperienza della truffa della sperimentazione ministeriale del 1998 e la campagna stampa contro il Suo Metodo ha scritto che “La disinformazione ha una capacità criminale inimmaginabile,  e l’Italia è un paese ammalato di disinformazione”.La strategia di controllo del mercato del farmaco viene attuata e mantenuta con una continua disinformazione radiotelevisiva e cartacea che sta diventando ossessiva, con le evidenti caratteristiche del plagio di massa, e la chiara finalità di irretire la gente. Tanto più basso è il livello intellettuale, infimo quello morale, povero quello culturale, svilita la dignità, debole il sentimento di comune appartenenza ad una tradizione, storia, sensibilità, lingua, spiritualità, cultura, tanto maggiore è il rischio di servire ben dissimulati interessi basati su una demagogica e ossessiva retorica di mistificazione, falsificazione, e disinformazione, che maschera la totale assenza di verità e di valori.