Al quarto congresso mondiale di oncologia in Cina, uno dei protagonisti è stato il metodo Di Bella, il protocollo di cura dei tumori elaborato dall’ormai scomparso professor Luigi Di Bella, e che oggi una nutrita schiera di medici sta portando avanti, tra cui il figlio del fisiologo modenese. Il congresso si è svolto a Dalian dal 22 al 25 maggio scorso. Presenti esponenti internazionali della ricerca sul cancro, tra cui il Nobel Andrew Schally. Giuseppe Di Bella, figlio di Luigi, è stato invitato a presiedere la quinta sezione del congresso «Clinical update on combination cancer therapy» (terapie antitumorali innovative e integrate), in cui sono state presentate, a cura della Fondazione Di Bella, tre diverse relazioni scientifiche. «Sono stati presentati carcinomi della mammella guariti stabilmente unicamente con il MDB, senza intervento» dichiara il dottor Giuseppe Di Bella, «leucemie linfatiche guarite da 10 anni, un incremento tra il 200 e il 300% delle mediane di sopravvivenza dei carcinomi polmonari non a piccole cellule rispetto ai dati ufficiali reperibili in letteratura». L’intero MDB, i casi clinici guariti senza intervento, chemio o radio» conclude il medico, spiegando che la terapia può essere fatta a domicilio a costi minimi rispetto alle tradizionali terapie oncologiche – sono pubblicati anche da riviste scientifiche internazionali reperibili sulla massima banca dati www.pubmed.gov. (nella foto: Giuseppe Di Bella)

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