Il 10 gennaio 2010, il Premio Nobel Schally A.V. ,in una pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Cancer Letters, ha pienamente confermato il razionale del MDB e le sue basi scientifiche, basate sull’inibizione dell’ormone della crescita(GH) e dei fattori di crescita GH– correlati, mediante Somatostatina. Il titolo del lavoro di Schally recita letteralmente : ”GHRH antagonists reduce the invasive and metastatic potential of human cancer cell lines in vitro. [Cancer Lett. 2010 Jan 9]”. Semplicemente Schally scrive che per bloccare il tumore bisogna inibire l’ormone della crescita. L’antagonista del GH ( ormone della crescita), non è altro che la Somatostatina componente base del MDB ,del cui impiego clinico il Prof Di Bella ha l’indiscussa priorità come documentato dalla sua pubblicazione del 1979 :- Di Bella L, e AA.” Perspectives in pineal functions. Prog Brain Res. 1979; 52: 475-478.” Sabato 16 gennaio si è svolto a S. Marino, a cura della Fondazione Di Bella, un congresso internazionale sul tema “Terapia Biologica delle patologie neoplastiche e degenerative”, con la partecipazione di eminenti clinici e ricercatori sia statunitensi che europei. La definizione “ Terapia Biologica” fu coniata dal Prof. Di Bella nella Sua relazione all’ottavo Congresso Mondiale di Endocrinologia di Hong Kong del 1988 . Il Congresso di S. Marino è nato dall’esigenza di documentare , valorizzare e diffondere recenti acquisizioni scientifiche e innovativi percorsi clinici, per superare gli attuali drammatici limiti delle terapie del tumore e delle malattie degenerative. Si vanificano così sterili contrapposizioni e inutili polemiche sulle grandi prospettive aperte dal Metodo Di Bella , valorizzando un vasto patrimonio di conoscenze censurato da inquinamenti politici e conflitti d’interesse ideologici e finanziari. Il Congresso ha registrato oltre settecento partecipanti. Nel 2009 su note riviste internazionali sono stati pubblicati diversi casi di tumori completamente guariti solo col metodo Di Bella , senza interventi chirurgici , chemio o radio, reperibili nella massima banca dati scientifica www.pubmed.gov digitando “Di Bella G” . Tutto questo rappresenta l’ennesima e definitiva delegittimazione della sperimentazione ministeriale del 1998. Tutta l’opera di censura, mistificazione, disinformazione e falsificazione sul MDB, è interamente orchestrata da chi ha molto da perdere in termini di potere. Questo potere si articola su alcuni punti strategici: l’economia, la politica e l’informazione. La perdita di credibilità e di fatturato indotto dal MDB è ampiamente superiore a quanto l’uomo comune possa ipotizzare. L’affermazione del MDB verrebbe a minare le strutture portanti del potere economico e pertanto politico mondiale. La logica esasperata del denaro e del potere , che ha sovvertito la nostra società, ha inquinato in modo intollerabile anche la medicina, come documentato da un’ agenzia da New York della Reuters Health del 08/01/2010 , che recita letteralmente: ”trial chiefs more likely tied to industry”: - Cancer researchers who have the greatest ability to influence research are also the researchers with the greatest financial ties to the pharmaceutical and biotechnology industries, according to a report released today” L’uomo comune non immagina che si possa arrivare a tanto nell’asservimento della ricerca e della terapia al profitto. Oggi la cura non viene impostata in base ai valori del rispetto della vita e della qualità della vita, ma in base al profitto. Il programma è realizzato attraverso la politicizzazione della medicina, che ha ridotto il medico ad un trascrittore di terapie vincolate a linee guida ministeriali. Per cui il medico, non può prescrivere quello che in scienza e coscienza ritiene utile al paziente, ma ciò che gli viene imposto da commissioni di nomina politica. Il governo Prodi nella finanziaria 2007 (al comma 796, lettera Z), ha abrogato la disposizione di legge introdotta nel 1998 sotto pressione dell’opinione pubblica, la cosiddetta «legge Di Bella» (articolo 3, comma 2 D.L. numero 17 del 23 febbraio 1998, convertito con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, numero 94), che consentiva al medico di prescrivere al di fuori dei vincoli burocratici ministeriali ma secondo scienza e coscienza, in base alle evidenze scientifiche, al momento in gran parte disattese dal prontuario del ministero della Salute. Questa legge, purtroppo ancora bloccata , per anni aveva consentito ai medici ed ai pazienti di utilizzare farmaci di cui esisteva un razionale d’impiego scientificamente testato e ampiamente documentato, ma in gran parte ignorato dalle commissioni ministeriali. Con la finanziaria 2007 la disposizione 94/98 non è più applicabile. La frattura tra medicina speculativo-commerciale e clinico-scientifica è sempre più profonda, grave e progressiva, come molti incominciano a intuire. Un tipico esempio la Somatostatina del cui impiego clinico antitumorale il Prof Luigi Di Bella ha l’indiscussa e assoluta priorità. Una ricerca sulla massima banca dati medico-scientifica, www.pubmed.gov, evidenzia e documenta con 26.000 pubblicazioni,tra cui quella del Nobel Schally, la funzione basilare antitumorale della Somatostatina, ma questo fondamentale e atossico prodotto biologico antitumorale, viene ignorato da quasi tutti i protocolli antitumorali.I pazienti in cura con MDB devono pagarselo. Abbiamo già raccolto oltre 70.000 firme per ottenere dal ministero l’erogazione in fascia A di questa determinante molecola anticancro. Il gravissimo inquinamento nella ricerca e nella terapia del cancro . è stato recentemente denunciato anche dalla Dr.ssa Angell, [per 20 anni direttrice della prima rivista medico- scientifica il”The New England Journal of Medicine”],che ha dato le dimissioni per denunciare l’intollerabile grado di condizionamento finanziario sul dato clinico e scientifico , inviando un rapporto al senato americano, riportato sul sito ufficiale www.metododibella.org. Molti pazienti dopo l’operazione fanno chemio , entrano nelle statistiche , ma si salvano per la chirurgia, non per chemio , come documentato dal più ampio e noto studio clinico (condotto su 220.000 pazienti, per 14 anni, e in tutte le forme più frequenti di tumore), pubblicato da Morgan G. e AA «The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5- year survival in adult malignancies», sulla prestigiosa rivista oncologica Clin. Oncol, 16 dicembre 2004 (8): 549-60. La chemio su 100 ammalati di tumore, consente a 2,3 di sopravvivere 5 anni, e all’1% 10 anni. Pertanto è documentato che le statistiche di sopravvivenza del tumore sono pressoché interamente basate sulla chirurgia. Per l’ entusiasmante risultato di una sopravvivenza del 2,3% a 5 anni lo Stato spende il 32,37% dell’intera spesa farmaceutica,( Rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco- Registro farmaci oncologici sottoposti a monitoraggio- Rapporto 2007, Pg. 5) . E’ bene evidenziare che secondo un criterio internazionalmente condiviso al di sotto del 30% di risultati una cura si ritiene inutile. Il fatturato annuale in Italia della chemio, è di 1.341 milioni di euro su 4.142,6 di spesa complessiva per i farmaci. La chemio rappresenta pertanto il 32,37% della spesa di farmaci, anche se su cento ammalati consente solo al 2,3% di raggiungere i 5 anni, dopo i quali Lopez, nello studio clinico «Long–term results… Experience at the 20 th…» GacMed Mex, 1998 marzo-aprile, 134 (2): 145-5, ha accertato che metà dei pazienti, sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore per tumore. E’ documentata anche l’inaccettabile percentuale di mortalità da chemio denunciata da un’agenzia della Reuters Healt (Wesport,CT 2001-05-17): «Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy regimen...» («Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici...»). Il dato è confermato dalla pubblicazione di Gerrard [Br.J. Cancer, 1998. giugno 77 (12) 281-5] con l’11%di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da chemioterapia in alcuni protocolli oncologici . Spero che la pubblicazione di un Nobel , i dati scientifici sull’efficacia del MDB in assenza di tossicità, il conclamato, scientificamente e clinicamente documentato fallimento della chemio, possano indurre ad anteporre la salute e la vita della gente alla logica esasperata del profitto. Giuseppe Di Bella