Linguaglossa ha ricordato l’illustre suo figlio Luigi Di Bella, intestandogli una piazza. Alla manifestazione erano presenti i due figli, Giuseppe e Adolfo. La commemorazione si è aperta con la scopertura della targa bronzea in piazza Luigi Di Bella, alla presenza dell’assessore provinciale Serafina Perra, del sindaco Felice Stagnitta, di autorità civili e religiose. Subito dopo si è tenuta una tavola rotonda nella sala conferenze dell’albergo «Nido dell'Etna» sul tema «Il prof. Luigi Di Bella: lo scienziato, la mente e il cuore», alla quale sono intervenuti il consigliere provinciale Angelo Valascro e il dott. Riccardo Castorina.
Numerosi anche i giovani e gli studenti presenti. «La vostra presenza - ha detto l'assessore Perra - mi conforta in quanto la coscienza degli uomini che hanno fatto la storia serve a rivalutare anche il territorio».
«Nostro padre era uno scienziato dedito al lavoro e allo studio - hanno commentato i figli Adolfo e Giuseppe - e il suo metodo rivoluzionerà la medicina e il senso stesso della cura antitumorale. La terapia è su basi scientihche e matematiche e procede soprattutto nella direzione della ricerca delle cause che generano le mutazioni genetiche».
«Ricordare il prof. Luigi Dì Bella - ha concluso il Sindaco Stagnitta - è un onore, in quanto quest’uomo, questo medico, che ha lavorato per il bene dei pazienti, lancia costantemente un messaggio di speranza e di solidarietà».