Dal 1965 a oggi, una battaglia sempre aperta

• Luigi Di Bella, scomparso il 1 luglio 2003 è stato un fisiologo che, nel 1965, ha dato vita a una formula anticancro a base di vitamina C, E e D, melatonina, somatostatina e inibitori della prolattina.

• NeI 1997 migliaia di pazienti che ne hanno già ottenuto benefici chiedono che venga riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale.

• Il MDB (Metodo Di Bella) viene sottoposto a sperimentazione su decisione del ministro Rosi Bindi nel marzo del 1998. Da subito si levano le proteste del professore: la somministrazione esclude, secondo lui, almeno 4 dei sette farmaci del metodo. Alcuni protocolli vengono sospesi prima del termine della sperimentazione. Altre irregolarità vengono denunciate a Roma, Napoli e Firenze. Tra queste, la presenza di acetone, la somministrazione di farmaci scaduti a 1048 ammalati.

• Agosto 1998. Il ministro Bindi dichiara chiusa la sperimentazione: la cura Di Bella secondo il ministero, non funziona. Si fa riferimento a un verbale della Commissione Oncologica. Nell’ottobre successivo, in una lettera al ministro, un componente della stessa Commissione scriverà che quel verbale non è mai stato approvato.

• A novembre 1998 partono le indagini dei Nas e i ricorsi dei pazienti che chiedono in pretura di poter continuare a utilizzare la cura a spese delle ASL. Scendono anche in piazza in difesa del fisiologo.

• Sulla base di oltre 700 ricorsi il pretore di Maglie, Carlo Madaro, commissiona uno studio per verificare i risultati del MDB. Il risultato della sperimentazione ufficiale si ribalta. La cura sembra funzionare.

• Le richieste si moltiplicano e oltre 1500 ricorsi vengono accolti. I pretori ordinano che le cure siano eseguite a spese delle ASL.

• In quattro Regioni, intanto, gli amministratori locali deliberano di somministrare la cura a spese del Sistema Sanitario Nazionale.

• Una decina di parlamentari firma, nel 2002, una risoluzione per riaprire la sperimentazione, ma il professore si dichiara contrario.

• A luglio 2003 Luigi Di Bella muore. La sua opera è portata avanti dal figlio Giuseppe.

• La cura Di Bella viene ufficialmente adottata in alcuni Paesi come il Brasile e la Finlandia. Oltre 54mila studi accreditano scientificamente il metodo.

• Nel 2005 si ipotizza l'istituzione di una commissione d’inchiesta che riabiliti il MDB. In Italia i malati ancora in cura col MDB si stimano in oltre 10mila.

• Giugno 2005: esce il trattato sul MDB, con oltre 2mila voci bibliografiche che confermano la scientificità della cura messa a punto dal fisiologo modenese.