Gabriella Sozzi, la ricercatrice biellese che sei anni or sono si occupò della sperimentazione della cura Di Bella nell'istituto ricerca tumori di Milano, interpellata da "Eco" torna a parlare di questo metodo di trattamento per i malati. "La risposta è stata unanime - dice -, la sperimentazione non ha funzionato. La decisione di provare questo metodo di cura non era stata dettata tanto da basi scientifiche comprovate, quanto da decisioni di ordine pubblico per tutto quello che stava accadendo in quegli anni. I dati oggettivi che sono stati riscontrati hanno detto chiaramente che la cura non funziona. Io, durante la sperimentazione, l'ho utilizzata in pediatria, togliendo alcuni bambini dalle cure chemioterapiche, facendoli passare a questo nuovo metodo, con effetti totalmente opposti a quelli che ci si poteva aspettare. Non ci sono studi scientifici che avallino la validità del metodo Di Bella che, tra l'altro, è anche carissimo. E questo non è poco visto il momento della sanità pubblica, in cui sarebbe meglio pagare farmaci per cure sicure".