Ha spaccato l'Italia intera con la sua proposta alla fine dello scorso secolo e ora, a distanza di alcuni anni, torna a far parlare di sé nel Biellese. E' il metodo Di Bella, la terapia dei tumori 'inventata' dal dottor Luigi Di Bella, scomparso nel luglio dello scorso anno, e ora portata avanti con grande determinazione dal figlio, Giuseppe. Giovedì sera, all'Itis di Biella, alle 21, sarà proprio lui, invitato dall'associazione NuovaMente (ingresso gratuito), a esporre quelle che sono le sue considerazioni in merito e a cercare di portare una maggior chiarezza sul problema.
"Alla Camera - dice Giuseppe Di Bella - è stata aperta una commissione d'inchiesta apposita per far chiarezza sulla sperimentazione che fu bocciata a suo tempo. Ci sono almeno dodici punti per invalidare quella decisione e io li spiegherò proprio nella conferenza di questa sera. D'altronde sono stati pubblicati almeno un migliaio di saggi prodotti dalla letteratura mondiale che confermano che l'utilizzo del metodo trovato da mio padre funziona".
A Biella furono molte le persone che chiesero, nel 1998, di poter entrare nel programma di sperimentazione gratuita. Furono solamente tre quelli che vennero ammessi, su ben 75 richieste. "Il nostro tipo di trattamento - continua Giuseppe Di Bella - è basato sulla combinazione di più elementi, la somatostatina, i retinoidi, la melatonina, la vitamina D3 e la vitamina E. I benefici che producono nel corpo umano sono notevoli. Non si parla più di una somma di effetti positivi sul paziente, ma addirittura di una moltiplicazione. A conforto di questa tesi si può consultare il nostro portale internet www.metododibella.org, nel quale sono raccolte migliaia di testimonianze a livello mondiale di esperti che confermano questa tesi. Solo qui in Italia non se ne parla. Si è creata una coltre di nebbia attorno alla vicenda, anche se ci sono già diversi oncologi, famosi a livello nazionale, che stanno presentando come propria l'idea che la somatostatina, utilizzata con i retinoidi, porti effetti positivi. E si sta anche diffondendo la convinzione che la chemioterapia sia inutile perché distruttiva e non curativa". Ad ascoltare il dottor Di Bella questa sera ci saranno anche tanti oncologi, di Asl, Fondo Edo Tempia e Lega Tumori per intervenire sull'argomento. A parlare saranno anche alcuni testimoni biellesi 'guariti' grazie a questa cura.
Proprio questa sera - spiega Alberto Serena di NuovaMente - lanceremo anche una iniziativa legata a un componente del metodo Di Bella, la somatostatina, farmaco irreperibile in Italia e molto caro. Alcune persone, che purtroppo hanno perso i loro cari, curati ormai in fase terminale con questa terapia, ci hanno fatto sapere che offriranno gratuitamente le fiale di somatostatina a malati che ne hanno bisogno e che si trovano in condizioni di difficoltà economica".
Tra le persone che saranno sedute in platea ci sarà anche l'onorevole Sandro Delmastro, attivo alla Camera per chiedere la riapertura di questa faccenda. Ci saranno anche i rappresentati della Life di Piemonte e Lombardia, che consegneranno le firme raccolte in 155 giorni, nel 2001, per chiedere che la 'mutua' passi la cura Di Bella gratuitamente. "Noi non stiamo né con la chemioterapia, né con la cura Di Bella - spiega Katia Giordani -. Siamo per la libertà di scelta. Solo a Biella avevamo raccolto ben 2090 firme".