Glaxo sotto accusa, entro fine anno la chiusura dell’inchiesta

 VERONA - <<E' una legge recente e innovativa, quella che permette di incriminare una società di capitali per responsabilità negli illeciti compiuti dai suoi dipendenti. E' un po' in contrasto con la tradizione del nostro Paese e con l'antico principio per cui una persona giuridica non può essere oggetto di sanzioni se non di tipo amministrativo. E infatti la novità sta proprio qui: anche una multinazionale come la Glaxo può essere chiamata a rispondere davanti al giudice penale», tanto quanto succede a un qualsiasi cittadino.
Il procuratore capo di Verona, Guido Papalia, conferma di avere dato una svolta all'inchiesta sulla corruzione e gli incentivi ai medici per la prescrizione dei farmaci, inchiesta partita a febbraio. Una svolta di metodo che entra nel merito delle politiche aziendali e una legge che ha contribuito a rendere fervido l'attuale dibattito sui codici etici degli enti, la 231/2001. Il rischio più temuto, in caso di una sentenza di condanna per Glaxo, così come per ogni altra società, è senz'altro quello di una pena interdittiva che pone in essere il divieto di avere rapporti con la pubblica amministrazione. A prendere atto dell'incriminazione è stato il presidente dell'azienda, Gian Pietro Leoni, coinvolto esclusivamente in quanto legale rappresentante di Glaxo. Il magistrato conferma anche il fatto che nello sviluppo dell'indagine siano comparsi nomi nuovi - una trentina tra primari e responsabili del settore farmaceutico di ospedali sparsi in tutta  Italia, dal Veneto alla Puglia - e sottolinea che «attraverso i continui approfondimenti e l'analisi capillare di inter cettazioni telefoniche, messaggi di posta elettronica e dati presenti nei dischi rigidi dei computer che sono stati sequestrati dagli uomini della Guardia di Finanza, stanno emergendo continui riscontri delle ipotesi di reato». Gli investigatori stanno ascoltando e analizzando l'impressionante mole di oltre tredicimila ore di registrazioni. I nomi dei nuovi indagati, infatti, sono il frutto del capillare lavoro di riscontro sulle intercettazioni delle conversazioni telefoniche tra informatori scientifici.
Entro la fine dell'anno la procura concluderà l'esame delle posizioni più rilevanti, che - con gli ultimi soggetti coinvolti - potrebbero raggiungere il centinaio. Trentanove sono gli indagati appartenenti alla Glaxo. E se il reato di comparaggio era all'inizio dell'indagine l'accusa prevalente ipotizzata, ora sempre più l'inchiesta si muove sul fronte della corruzione.